mercoledì 20 febbraio 2008

Stanza delle (piccole) soddisfazioni


Noi ci accontentiamo davvero delle piccole cose. Ammesso che siano poi davvero tali! L'ultima piccola soddisfazione è stata quella del D eci e lode che Barbara ha assegnato al mio blogghino (è piccolino, nato da poco, ancora inesperto del web). Se non fosse stato per Barbara, il blog non l'avrei aperto. Ma se non fosse stato per le mie studentesse della terza linguistico, non avrei neanche aperto MSN. Pura pigrizia, per me il PC ha sempre rappresentato il lavoro, soltanto puro e semplice lavoro (ha ragione Sarah a chiamarmi Stakanov, alla fine). Piccole cose, dicevo. Ammesso che siano davvero tali. Per me, non sono piccole. E quindi, per esempio, ieri era davvero una di quelle giornate NO che ti si parano davanti nella vita, ieri, insomma, mi sentivo davvero come Don Chischotte contro i mulini a vento, e poi, minuscole, si fanno strada le briciole di soddisfazione. La bellezza di avere degli amici davvero in gamba è che loro hanno quelle speciali antennine che li avvertono di quando sei giù di corda, di quando hai bisogno di un "pat pat" -direbbe sempre Barbara. Comunque scrive divinamente, la ragazza, vi consiglio il suo blog, vedi Stanza dei consiglink-sulla testolina.
Ci sono momenti nella vita, nei quali ti vedi come una stanza da mettere in ordine. Fai pulizia, sposti i mobili, recuperi spazio per accumulare nuove esperienze. Ci sono momenti, nella vita, in cui ti guardi indietro e ti accorgi che non hai grossi rimpianti per ciò che hai deciso di mettere via, di lasciare da parte. Poi guardi la stanza-te stesso in ordine e ti accorgi che ci sono delle cose, degli oggetti, che non potrai mai gettar via, che fanno parte della tua esistenza.
Se la stanza sono io, i miei oggetti della vita sono tanti. Per fortuna. A partire dalle mie amiche, donne con tutte le lettere maiuscole. In rigoroso ordine di apparizione; Barbara, Sarah, Antonella, Raffaella, Eliana.
Non mancano gli amici, i quali mi scuseranno se il post di oggi è dedicato ancora alle donne, alle mie amiche, alle mie studentesse.
I miei amici sanno capire perché bisogna ricontarsi fra donne in questo momento storico, perché tocca rialzare la testa e vigilare con lo sguardo. Appunto perché i miei amici sono persone speciali, loro sanno perfettamente che questa volta, e lo faranno volentieri, richiediamo loro un passo indietro, senza abbandonarci con lo sguardo, con l'affetto, con il sorriso.
C'è bisogno di amicizia/e femminile/i, in quest'epoca, c'è bisogno di solidarietà e complicita. Io ce l'ho, ed è questa la mia più grande soddisfazione. No, decisamente, non mi accontento di poco.

9 commenti:

eleonora ha detto...

ciau prof!!!aspettando con ansia il compito su platone le mando un commento((sperando che con questo gesto un voto in più al compito me lo meriti eh))..comunque bel blog..sono contenta che alemo ci abbia riservato a noi del 3d una riga breve breve ma che mi ha fatto molto piacere...beh alla fine anche se ci considera delle gallinelle muahah lo sappiamo che ci vuole bene...sennò chi ce lo spiegherà piu il mito della caverna oltre a luigia?oppure...chi le farà piu una festa di compleanno in classe con il muffin al posto della torta con le candeline??eh cara prof!!!muahaha che risate..comunque lei è la prima persona che che conosco a cui piacciono gli area...uno dei miei gruppi preferiti in assoluto!!vabè...tra mitra e contrabbassi la saluto...ps..conto alla rovescia per londra eh!!ciao ciao prof!eleonora..

(*)saretta(*) ha detto...

ciao proffy!che belle parole che spendi sull'amicizia. tutti parlano di questo sentimento anche se in pochi secondo me lo conoscono davvero. forse neanch'io. però, penso [in base alle mie esperienze, anche se solo di una sedicienne (il 27 sarò diciassettenne)]che la maggior parte delle volte l'amicizia sia recepita come qualcosa di utile ma solo per interesse. ma al mondo d'oggi purtroppo non ci si può aspettare molto dagli altri, perchè ci si trova in un mondo di egoismo fatto solo di se stessi e quindi bisogna basarsi solo sulle proprie forze e su quelle di nessun altro. tuttavia mi fa piacere che ci siano ancora persone al mondo degne di essere considerate "amiche" penso sia importante perchè come dice la prof martelli:"C'è bisogno di amicizia/e femminile/i, in quest'epoca, c'è bisogno di solidarietà e complicita". ciao ciao proof!!!

sara-ji ha detto...

prova prova prova prova...terra chiama luna, professoressa mi sente forte e chiaro?! bene, allora...come da lei suggerito ho letto il post, e che c'è da aggiungere?! credo nulla...anche perchè non potrei dire tanto sulle sue amicizie lol...in ogni caso grazie di averci nominato, leggere 3D mi fa sentire importante dato che oh, qualcuno in una parte sperduta del web ci si c**a pure a noi! ahahah comunque prof thx per l'entusiasmo con cui accoglie la nostra vena enzo, ma noi siamo una classe metal, quindi ci deve accettare così come siamo!! che poi vabbè che ci sta chi cerca di uscire fuori dalla caverna e chi passeggia per atene chiedendosi cos'è il bene...ma quelli sono solo dettagli! ciò che conta è che domani è venerdì, e poidmà e sabato...bella robba la verifica su platone!!!! vabbè oh, è ora di raggiungere l'iperuranio...ci vediamo a scuola professorè...e non pensi troppo alle scarpe della piotti mi raccomando!!!!!!!!
ciaauuuuuuuuuuuuuuuuu
-Sara-

Pythya ha detto...

Grazie per l'intervento ragazze! Io comunque, come potete leggere, sono ancora fortemente idealista. I miei amici/amiche, continuano ad esserci. Di loro, solo una, Barbara, era al Liceo con me (non nella mia classe, OVVIAMENTE!!!!!). Gli altri, le altre, li ho conosciuti in facoltà, nella vita, in giro. Abbiate fiducia, non mollate. Baci. M.

Mammamsterdam ha detto...

Mi posso impicciare e rivolgermi direttamente a queste giovani donne? In particolare a Sara, che quello che dice mi ricorda tanto quello che pensavo io al liceo, che non avevo tanti amici e con la Martelli ci siamo subito avvicinate, perché eravamo fatte a modo nostro tutte e due e ci piacevano i libri.

Poi che c'entra, io le invidiavo molto il modo con cui lei si sapeva relazionare agli altri, andare incontro a qualcuno con la mano tesa per presentarsi, io mi sarei vergognata da morire e avrei aspettato/sperato che qualcuno si avvicinasse a me. Campa cavallo.

Che ne sapevo allora che era timida peggio di me, ma che aveva deciso di affrontarla in modo diverso la cosa?

Io che avevo pochi amici che mi capissero e ne soffrivo enormemente e mi innamoravo di tipi improbabili, ma davvero cercavo un amico che mi stesse a sentire, o da poter stare a sentire.

Il fatto è che siamo tutti come il vino buono, quasi sempre con l' età si migliora (vabbé, c'è anche chi va in aceto).

E io adesso ho un sacco di amici, conosco un mucchio di gente interessante e che mi piace, peggio, per certa gente che pure non mi dispiace io proprio non ho tempo di frequentarli, faccio un lavoro che amo, ho sposato il mio amico preferito e ci ho fatto pure due figli che mi stanno un sacco simpatici pure loro, e continuo a divertirmi in un modo che non me lo ricordo che mi divertivo tanto quando ero giovane.

Capisco che a volte sembra che le sole amicizie si reggano sujll'interesse, ma non è così. Bisogna però imparare a mettersi in gioco, a dire di no e sapere sempre per certo che siamo delle persone bellissime. E aspettare di incontrare le persone giuste, che mica tutti sono belli e simpatici come noi?

E poi, ragazze, voi avete la prof Martelli, ci pensate che culo, noi avevamo Elena, santa donna anche lei, ma volete mettere?

][ragazza riflessiva][ ha detto...

bhè ultimamente diciamo che l'amicizia va a convenienza...e non è una bella cosa...e purtroppo è ancora più brutto quando non ci se ne accorge del male che facciamo alla persona con cui ci relazioniamo...ormai basta pensare per se stessi...ecco..proprio questo..gli adolescenti di adesso sanno solo pensare per loro e non agli altri...che forse hanno bisogno di un amico che t ascolti,ke ti dia consiglio...e no...ormai tutto ciò sta andando perduto...spero ke si riuscirà a cambiare questo atteggiamento perchè L'AMICIZIA è la cosa più bella che possa esistere(sempre dopo la famiglia)...
ciao people...
povera a meeeeeee...platoneee doh...lol...zau

Pythya ha detto...

Oh Barbara ma vuoi stare dappertutto nelle liste dei miei amici? Santa donna, peggio di Elena nostra. Comunque i blogssss servono a ragionare, a riflettere e ripensare davvero a tutto quello che si è stati. Così, solo perché sono scritte nero su bianco, le proprie riflessioni (evoluzione tecnologica del diario). Comunque, tornando ai tempi del liceo, come dico sempre ai miei ragazzi e alle mie ragazze...manco morta! E meno male che a ricreazione uscivo da quella classe asfissiante di fighetti e scendevo a trovarti nel tuo corridoio. Oppure rimanevo in classe a leggere Nietzsche. Che tempi!

the lost girl ha detto...

ehi proffi....ciau....ho letto il suo blog un po di tempo fa...ma sl ora ho trovato il tempo e il modo di poterle commentare...non voglio entrare troppo nel discorso xk mi riviene in mente cio che c aveva detto riguardo l amiczia Iolanda lo scorso anno....e nn mi va ora di tornare a esprimere la mia opinione...anche xk se cosi fosse mi troverei in netto disappunto cn la mia amata cori.... qnd onde evitare...lollollol....cmq sono solo passata a farle un salutino e dirle che il suo blog mi piace molto....va be..ora n so piu che dire...ergo... la saluto che devo tornare cn i miei amici lostissimi... ahahahahah...
ciau ciau proffi un kiss
...luigia...

Maurizio Spagna ha detto...

HO SEMPRE VOLUTO...


Annuisci Alda,
ho sempre voluto poesia attorno a me
tratti di sentiero
che aggiungessero corpi di scrivanie
e lampade accese di protesta
sull’infinito appoggio di un pensiero.

La tua camera ne era impicciata.

Ho sempre voluto foto
copie di poesia attorno a me
sedie foderate da calici piangenti
schizzi di un vissuto amore
strane facce di cassetti ammaccati
e muri
figurati dall’ombra del mio seno.

La tua camera ne era impicciata.

Ho sempre voluto poesia dal vivo attorno a me
musica sperduta nelle parole
volti e braccia cascanti
sopra un leggìo che pieghi
si ripieghi e il certo che si spieghi!

La tua camera ne era impicciata.

Ho sempre voluto una camera vuota
nuda e dalle quattro orecchie
bianca e chiusa in una nuvola nera
fumata
e corteggiata dalla tua poesia
che ho sempre voluto
un po’ mia.

©
di Maurizio Spagna
www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-