venerdì 22 febbraio 2008

Stanza degli amici





I miei amici, per fortuna, sono tutti degli abbaia luna, canta Guccini. (la canzone si intitola proprio Gli Amici). Questo post parla invece dei miei amici maschietti. Come ho già scritto, i miei amici sono persone speciali. Proprio perché tali, a volte, i loro discorsi, i loro ideali non trovano molta rispondenza in una società materialistica e superficiale. I miei amici ci sono sempre stati. Sempre e comunque. Mi hanno abbracciata, dopo la telefonata. Mi sono stati a sentire, nelle mie farneticazioni. Mi hanno spesso rimproverata. Tutti però mi hanno sempre dimostrato il loro affetto. Senza troppi fronzoli, diretto e semplice. Come loro. Qualcuno, purtroppo, non è più al mio fianco. E mi manca. Ormai sono passati anni, però da qualche parte, nel mio cuore, Moreno c'è ancora. Quando eravamo degli adolescenti contestatori e fuori degli schemi, io ed i miei amichetti Tony e Moreno ne combinavamo di casini, che ideavamo nel nostro rifugio dorato di quel palazzo antico col cortile interno. Poi siamo cresciuti ed avevamo dei progetti ben precisi: una folle innamorata dei libri, un pittore ed un fotografo. Ci sentivamo invincibili. Tony, poi, ha deciso insieme alla sua ragazza di tenere quel bambino concepito per caso, ed un po' si è allontanato. Moreno ed io, dopo una notte di vino e parole, eravamo comunque rimasti amici, anche se non più di quella amicizia adolescienziale ed esclusiva. Ma comunque era il primo a conoscere i miei ragazzi, i miei fallimenti, i miei casini. Poi, dopo vari casini, un platano ce (me) lo ha tolto. Una delle foto che gli avevo fatto adesso è su una lastra di marmo bianco. Sono passati anni. Non ho mai avuto il coraggio di andarci. Quella volta è stata anche l'ultima in cui ho visto Tony. Era assurdo rivedersi in quella circostanza, troppo dolore e lacrime.

Rimangono gli altri, nel corso della vita alcuni passano, alcuni se ne aggiungono. Ci si riconosce, con un amico. Ci si incontra in facoltà, da qualche parte, in qualche corso, e si capisce all'istante che si hanno gli stessi sogni, gli stessi ideali, gli stessi difetti e intolleranze.

Un amico ti insegna fin da piccola a rapportarti correttamente all'altro da te, all'elemento maschile. Ti insegna a fare a meno dei giri di parole, a mirare all'essenziale, anche nel vestire. Perché poi l'amico, quando cresci, ti racconta anche cosa cerca nelle ragazze, acciocché tu impari a tua volta. L'amico non sarà mai geloso del tuo ragazzo (qualche volta capita che gli piaccia, e di questo ne abbiamo sempre riso insieme. Quella pacca sul sedere di Ivan non la scorderò mai! Come il "ma che bella creatura" nei confronti di uno stupefatto Andrea che tuttora me lo rinfaccia ridendo). Anzi, a volta gli amici ti fanno conoscere il tuo ragazzo (nel mio caso, il mio compagno è il fratello di un mio amico...). Gli amici, per fortuna, ci sono. E mi hanno sempre insegnato molto, anche se loro non lo sanno. Quello che rende speciali i miei amici è anche come si rapportano alle loro donne, come vivono la reciprocità col genere femminile. Se hanno da fare un passo indietro, non si sentono sminuiti per questo. Lo fanno, perché condividono con le loro donne, con le loro amiche, sogni, speranze, ideali, intolleranze e battaglie.

Ai miei amici, presenti, passati, futuri. Ad Andrea, Aminta, Dona, Rosario, Andrea, Orazio, Marco. Persone speciali, i miei amichetti.

2 commenti:

Mammamsterdam ha detto...

Però speravo che almeno honoris causa tra i tuoi amici maschi ci mettessi anche me. Così, in memoria dei bei tempi. Vabbé, mi accontento di essere la tua amica.

Quella che nei momenti di rincoglionimento ormonale ti manda le catene di santantonio sdolcinate.

][ragazza riflessiva][ ha detto...

Ehi prof le avevo promesso ke le riscrivevo ed eccomi qua...
leggendo cio ke lei ha scritto mi viene da pensare + del solito...poi sopratutto se si parla di cose che mi fanno star male...anche perchè tutti,o per lo meno quasi tutti soffriamo la mancanza di una nostra xsona cara...e io mi ci ritrovo in cio ke ha scritto...lei sa a cosa intendo..e purtroppo io non riesco + ad essere felice al 100%..dovrei essere un'adolescente che si gode la propria giovinezza...e invece no!!ho trovato questa frase che ormai rappresenta da molto il mio stato d'animo... [°non è detto che se vedi una persona sorridere sia felice...perchè certe lacrime non arrivano agli occhi ma si fermano al cuore°] è giusta per spiegare la situazione....leggendo ho avuto conferma che anche con il passare di giorni,mesi,anni il dolore rimarrà sempre uguale...e io ne sono convinta.+ vado avanti e + sento la loro mancanza..sento in me un vuoto incolmabile..forse sarò esagerata...non so, ma io nn nasconderò di certo i miei sentimenti per fingermi un'altra persona...
CmQ...LEI è una persona modello...ora come ora sono poke quelle persone che danno un valore cosi importante all'amicizia... ormai tutto è superficiale,nessuno si impegna per potenziare questa amicizia...anzi nessuno è veramente un amico..io sicuramente non saprò il vero significato dell'amicizia,dato che ho solo 16 anni,ma appunto le do un gran peso...perchè per me è la cosa + fontamentale dopo la famiglia...ma c'è ne sono ben poke di persone che ragionano cosi...ora basta che si pensi ad un amico utile solo per uscire e per non rimanere da solo...ecco proprio a queste serve ora un amico..a volte neanche viene calcolato e lo si chiama quando ti serve un favore..odio chi si comporta cosi...perchè bisogna condividerci tutto con chi ti è affianco,momenti belli e brutti,anche perchè è anche grazie a lui che cresci...lui può darti consigli...rimproverarti se sbagli...
però queste cose non tutti le capiscono...ed è ora che imparino...perchè altrimenti non immagino come potrà essere il mondo con gente simile...che chiamano l'amico solo nel momento del bisogno...Bisogna tornare a dare il giusto peso a questi valori che abbiamo...perchè se c'e stata data questa possibilità bisogna sfruttarla al MEGLIO.!
ora la saluto prof...
scusi dell'invadenza..
B@ci
°j3$$iç@°
pe es... - 21 gg x Londra:) si divertirà sicuro con noi..