sabato 9 agosto 2008

Stanza delle nuove passioni

Che avessi una passione per il Giappone mi era noto da tempo. Non avevo però mai affrontato l'universo Manga, un po' per pigrizia, un po' perché mi conosco, e se mi appassiono a qualcosa devo arrivare fino in fondo e conoscerne ogni aspetto. Come direbbe Sarah, per questioni metafisiche io non ho cercato i Manga, però seppur indirettamente questi sono venuti da me. Colpa di MTV. Già, perché per puro caso, mi sono imbattuta in un "anime" (l'immagine è tratta da quell'anime), "Nana", che mi è molto piaciuto. Erano le tre del pomeriggio (ho acceso la tv mentre aspettavo che arrivassero i miei studenti delle ripetizioni estive) e su MTV ritrasmettevano questo anime di 47 puntate. Ne ho viste alcune e poi ho scaricato la serie completa. Che ci volete fare, quando mi appassiono lo sapete, non conosco le mezze misure: o è passione totale, dionisiaca fino all'estremo, o non è, semplicemente. Insomma, niente male. Se ho ben compreso (mi si perdoni, sono una neofita del genere), dovrebbe appartenere ai manga del genere Shojo, poi dovrebbero esservi ulteriori specificazioni che devo ancora capire. In ogni caso, devo approfondire. Prima o poi mi toccherò andare seriamente in Giappone, e se ci riesco, già il prossimo anno potrei averne l'occasione. Vi terrò informati. Comunque, se vi capita e se amate il genere, guardatevelo, questo anime. Se ne conoscete altri, fatemelo sapere. Questo mi è piaciuto parecchio, anche per l'argomento musicale (le sigle iniziali sono bellissime, prima o poi le scarico e ci faccio la suoneria del cellulare). Nel caso sia già finito su MTV (dovrebbero essere alla 35 puntata più o meno), provate su Youtube. Lì si trova tutto. Iniziate con la prima sigla, davvero niente male! Attendo notizie.

giovedì 7 agosto 2008

Stanza del lettore onnivoro

Solitamente d'estate mi dedico alla lettura. Specifico: amo leggere, e leggo spesso anche durante l'anno (del resto, vivo rintanata nella biblioteca di Hogwarts, un motivo ci sarà...). D'estate, però, leggo più assiduamente, e di solito quei libri ai quali voglio dedicare più tempo, o che sono più impegnativi o sostanziosi. Insomma, sto per affrontare Musil, L'uomo senza qualità. Uno di quei libri che non sono MAI riuscita a leggere (un altro è l'Ulisse di Joyce. Mi fermo dopo poche pagine. Devo avere qualche idiosincrasia per il flusso di coscienza, visto che neanche la Woolf è una delle mie autrici preferite...misteri del leggere. Prima o poi lancerò l'idea dei Libri che non siamo mai riusciti a leggere, una sorta di hit parade dell'insostenibile...). Insomma, riproviamo con Musil. Ho invece letto con piacere un romanzo dell'anno scorso, che ha avuto molto successo, L'Eleganza del Riccio, di Muriel Barbery (che è un'insegnante di filosofia) che ho trovato scorrevole; mentre mi sono imbattuta ne I Pilastri della Terra di Ken Follett che non mi ha detto proprio nulla. E dire che me lo avevano tanto decantato...Devo anche leggere l'ultimo libro di Alice Sebold, scrittrice americana di noir terribili e duri, con un linguaggio asciutto e tagliente più di un rasoio (La quasi luna). Dell'ultimo di Faletti vi ho già detto (dei racconti niente male, leggetelo se avete amato Stephen King), mi è anche piaciuto La solitudine dei numeri primi, di Giordano, mi sembra che abbia vinto il Premio Strega...Lettore onnivoro, appunto. Non disdegno nulla che abbia una copertina più o meno rigida, indipendentemente dal numero di pagine. Non mi interessa. Passo disinvoltamente dai saggi (in questo periodo sto leggendo vari approfondimenti di Claudio Magris, che adoro) ai romanzi ai noir alla fantasy (già, perché ogni tanto sento il bisogno di tornare di nuovo sulla strada verso Mordor...). Hogwarts, appunto, o la biblioteca di Babele, per citare il mio amato Borges. Quando finisco di leggere un bel libro provo sempre una fitta di dispiacere, perché quelle ore trascorse in sua compagnia mi hanno davvero trasportata altrove; e allora provo a centellinarlo, a leggere meno avidamente, ma poi l'interesse per ciò che sto leggendo mi trascina di nuovo, e ricomincio a divorare pagine. Già, perché quando leggo io sono davvero dentro quel libro, vivo davvero quella storia, quella situazione. La trama rimbalza nella mia testa, mi prefiguro situazioni e sviluppi che devo poi andare a controllare riprendendo il libro in mano non appena io abbia cinque minuti di tempo. Ancora due pagine, ancora quattro pagine...a volte ho letto per ore senza accorgermene, e solo la stanchezza visiva mi ha impedito di andare avanti.
All'ennesimo libro acquistato, Fabio, il mio compagno, mi guarda e mi dice: prima o poi dovrai scegliere, o esci tu di casa o escono i tuoi libri (casa nostra è piccola, non abbiamo molto posto...). Però sorride, e quindi continuo a non prenderla sul serio, come minaccia. Poi ogni tanto prende un libro e comincia a leggerlo. Sarà contagioso il virus della lettura? Non lo so. Anche a scuola mi capita di spacciare libri indecorosamente: se un mio studente mi chiede un libro da leggere non resisto, devo almeno prestargliene un paio, è più forte di me...Bene, è ora di cominciare: vediamo cosa succede al minimo barometrico che sull'Atlantico viaggia in direzione della Russia. Poi vi racconto. Di nuovo Musil, quindi.
Si accettano elenchi di libri mai letti nonché consigli e raccomandazioni, sono sempre pronta a raccoglierle quando si tratta di leggere (e solo ed esclusivamente in questo caso!!!)