giovedì 24 luglio 2008

Stanza dell'ascolto musicale (rigorosamente dal vivo) 2

Altro concerto live, ieri sera. Definirlo concerto è certamente riduttivo. Già, perché ieri sera il pianista Giovanni Allevi e l'orchestra I Virtuosi Italiani ci hanno regalato due ore di "altrove". Emozioni che fluivano liberamente, note leggere ed evocative (pianoforte, archi e fiati) che colpivano dritte il cuore e che ti allontanavano dalla quotidianità, dal consueto. Potere della musica! Dopo due ore Raffaella ed io siamo uscite più contente, col sorriso sulle labbra, leggere, come se avessimo passeggiato davvero tra i boschi in mezzo agli abeti (Trecento anelli), come se avessimo assistito ad una appassionata dichiarazione d'amore (Come sei veramente), in giro insieme ai venti (Aria). Allevi ci ha raccontato, sottovoce con le parole e poi con le note, sensazioni ed emozioni reali che passavano, libere, e fluivano verso di noi. Altrove, lontano, per due ore, per poi tornare sulla terra, verso le nostre case, con spirito rinnovato, con sguardo più entusiasta, con sorrisi più forti. Leggerezza, come insegna Calvino in Lezioni Americane, come abbiamo appreso ieri sera. Lieve come il tocco sui tasti, come il tono di voce sussurrato, laddove invece la quotidianità, la società, sono pesanti, urlate, terribilmente seriose. Ieri sera abbiamo riscoperto il piacere della leggerezza delle note, dei sorrisi, del tempo umano e non tecnologico. Fa bene ricordarlo, ogni tanto.

Nessun commento: