domenica 10 febbraio 2008


Stanza della quotidianità


Fughe, sogni, visioni. La quotidianità dalla doppia valenza: l'una, rassicurante, routinaria, certa. Ti ancori, a volte, alle tue abitudini per cercare in esse una vaga parvenza di certezza, altrimenti non sai più chi sei, non sai più cosa fai. La tranquillizzante routine! Quando non sai più nulla di te, allora, svegliarti al mattino e sapere ESATTAMENTE cosa ti accadrà, come sarà scandita la tua giornata, ha il potere di non farti sentire completamente alla deriva. Il mare aperto, appunto. Cominciamo dunque a costruire la nostra personalissima gabbia dorata, la abbelliamo e la rendiamo ariosa. In certi momenti, però, di questo rifugio ci appaiono solo le sbarre. E allora la fuga si rende inevitabile. Fuga che può occupare poco tempo (un sogno, un lampo fugace, per rendere meno pesante il ritorno "a casa"), o molto (che si conclude con la costruzione di una nuova gabbia). L'eterno ritorno dell'identico....

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