
Devo aver letto da qualche parte che non è la vita a metterci in difficoltà, ma sono le nostre reazioni di fronte a ciò che ci accade che ci rendono la vita facile o difficile. Non esiste un fatto bello in sé o brutto in sé. Se vinco un milione di euro alla lotteria e poi impazzisco e combino casini perdendo coloro che mi sono accanto la vittoria alla lotteria è stato un bene o è stato un male? Le cose accadono. Siamo noi che dobbiamo intepretarle, prenderle per mano e superarle. La vita accade. Nel bene e nel male. Cosa è però bene o cosa sia male, a volte, sta a noi deciderlo. La vincita alla lotteria di cui sopra è bene o male? La morte di mia nonna, tra atroci sofferenze, è bene o male (per lei, per noi)?
Lo so, che ci posso fare, non a caso insegno filosofia e continuo a studiarla. Ogni tanto mi capitano i periodi di riflessione. Ovviamente, poi, con gli esami di stato ed i miei studenti che si interrogano sul loro futuro, certe considerazioni vengono in automatico...ça va sans dire! Leggo poi libri consoni al mio umore, e quindi, in questo periodo, oltre l'ultimo di Terzani (o, meglio, quello che il figlio ha raccolto), l'ultimo di Faletti (Pochi inutili nascondigli, se vi piace Stephen King amerete anche questi racconti, io li ho letti tutti di un fiato), l'ultimo di Camilleri su Montalbano (Il campo del vasaio, lettura da spiaggia), sto leggendo anche altra roba filosofica e molto pesante che non sto a dirvi. Insomma, capita così, in questo periodo. E ripartiamo con nuovi esami...